Dal 1 gennaio 2022 per sciare sulle piste italiane è obbligatorio essere in possesso di un’assicurazione di responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi (Art. 30 del DL 40/2021).
Quello che molti non sanno però, è che questa copertura molto probabilmente è già compresa nella polizza R.C.T. cosiddetta “del capofamiglia“.
Spesso stipulata insieme alla polizza che protegge la propria abitazione, oppure acquistata quando si prende un cane, questa polizza è una copertura fondamentale di ogni singolo individuo.
Ma cosa copre la polizza R.C.T della vita privata?
Gli ambiti sono molteplici:
Innanzitutto è importante sapere che con una singola polizza R.C.T. si coprono tutti i membri del nucleo famigliare per danni a terzi, come lesioni o decessi, e danni a beni di terzi.
Ecco una lista dei principali danni il cui risarcimento è coperto dall’assicurazione capofamiglia:
- Danni derivanti dall’utilizzo della propria abitazione con tutte le relative pertinenze, impianti, giardini e attrezzature, provocati da un evento accidentale o comunque attribuibile a una responsabilità personale. Un tipico esempio è quello del vaso tenuto sul balcone che cade e ferisce un passante.
- Danni da spargimento di acqua: non vanno confusi con i danni da acqua condotta, provocati dalla rottura accidentale di una tubazione dell’appartamento e coperti da un altro tipo di polizza, quella che riguarda la responsabilità civile per la proprietà del fabbricato. In questo caso si parla di spargimento di acqua dovuto, ad esempio, a una distrazione compiuta da un membro della famiglia, che può dimenticare un rubinetto aperto oppure può provocare allagamenti utilizzando un irrigatore.
- Danni provocati da fatti illeciti o dolosi compiuti da figli minori: riguarda i casi in cui un figlio minore provoca danni a terzi o ai loro beni, ad esempio se andando in bicicletta investe qualcuno, o se giocando a pallone rompe il vetro della finestra di un vicino. Possono rientrare in questa copertura anche danni più gravi provocati dai minori, ad esempio se guidano un’automobile o altri veicoli non avendo la patente e cagionando danni a terzi.
- Danni derivati dallo svolgimento di varie attività nel tempo libero: rientrano in questa categoria i danni provocati svolgendo attività come, ad esempio, lavori dentro casa, quindi anche attività compiute utilizzando attrezzature e macchinari. Un esempio è il caso in cui, mentre si stanno eseguendo dei lavori di ristrutturazione su un balcone, qualcosa cade provocando danni al balcone del piano di sotto o a un’automobile parcheggiata in strada.
- Danni provocati da animali domestici o da sella: secondo il Codice Civile, si è responsabili dei danni provocati dagli animali non solo quando si è il proprietario, ma anche quando si hanno temporaneamente in custodia. Ad esempio si è coperti se il proprio cane provoca danni e ferite mordendo una persona o il cane di qualcun altro.
- Danni causati dal possesso o dall’uso di veicoli non soggetti all’obbligo di assicurazione: in questa categoria di veicoli rientrano, ad esempio, biciclette, monopattini o veicoli natanti per i quali non è previsto dalla legge l’obbligo di assicurazione.
- Danni causati a terzi dall’incendio di un veicolo o di altri beni: in questo caso si intendono i danni provocati dall’incendio, dallo scoppio o dell’esplosione di un veicolo a motore di proprietà quando si trova parcheggiato in aree private o recintate. Quando il veicolo è in circolazione, invece, interviene l’assicurazione RC auto. Sono coperti anche i danni causati dall’incendio di altri beni di proprietà dell’assicurato.
Ora ti starai chiedendo, ma quanto costano tutte queste coperture?
Meno di una cena in pizzeria per una famiglia di 4 persone!
Il costo medio di una polizza R.C.T. vita privata si attesta attorno ai 60/70 €, i massimali solitamente partono da 500.000 € fino ad arrivare a diversi milioni di €.